Perdita di dati: le cause più comuni
Le procedure più rigorose e i dispositivi di sicurezza più efficaci non possono eliminare completamente il rischio di perdita dei dati. Se l’azienda pensa di poter risolvere gli scenari più comuni, dove si pone il limite?
Cause comuni di perdita di dati
Errore umano
L‘errore umano è la causa più frequente di perdita di dati. Gli esseri umani non sono infallibili e nessun utente può affermare di essere immune da errori operativi.
La perdita di attenzione, la disattenzione o la negligenza sono alla base della maggior parte di questi errori:
- Eliminazione accidentale di file o cartelle
- Sovrascrittura involontaria di backup o dati
- Errori di inserimento dati che portano alla corruzione degli stessi
- Formattazione involontaria
Anche l’utilizzo da parte del personale di soluzioni informatiche (software libero, applicazioni online, ecc.) non controllate o autorizzate dall’azienda è una fonte di vulnerabilità. In generale, qualsiasi pratica informatica al di fuori delle procedure stabilite può portare alla perdita o all’alterazione dei dati.
Incidenti
Le cause accidentali non possono essere completamente ridotte o previste perché sono così numerose e imprevedibili:
- Cause esterne che vanno dalla semplice caduta di attrezzature a disastri naturali (fulmini, inondazioni, ecc.) o accidentali (incendi, ecc.).
- Guasto hardware interno (rottura del disco rigido, guasto di un componente, ecc.) o guasto software (conflitto di driver, spegnimento imprevisto, ecc.).
A volte i guasti software possono essere gestiti internamente, a seconda della loro natura e gravità. Tuttavia, i guasti meccanici ed elettronici richiedono spesso l’intervento di un fornitore di servizi specializzato. Il caso più frequente è l’apertura di un hard disk, un’operazione che deve essere eseguita in una camera bianca per evitare che le particelle danneggino le tracce magnetiche.
Malizia
Le minacce informatiche sono in continua espansione ed evoluzione. Le aziende si trovano di fronte a sfide sempre nuove.
La maggior parte dei virus e dei malware circola indiscriminatamente, con l’obiettivo di corrompere il sistema informatico, cancellare i dati, ecc.
Tuttavia, le minacce informatiche intenzionali e mirate sono più difficili da prevedere e le loro conseguenze possono essere molto più critiche:
- Hacking, sabotaggio o attacchi informatici derivanti da azioni umane deliberate, a volte da parte di un membro del personale.
- Cryptolocker e ransomware crittografano i dati e costringono le aziende a pagare un riscatto per recuperarli.
Invecchiamento
Il ritmo dell’innovazione e del progresso tecnologico sta accelerando l’invecchiamento dell’IT. La mancanza di lungimiranza può portare alla perdita di dati:
- Obsolescenza con conseguente incompatibilità dell’hardware con il resto dell’ambiente IT o perdita di accesso ai dati.
- L‘obsolescenza, programmata o meno, può portare a guasti meccanici o software, alla perdita di accesso o alla vera e propria distruzione dei dati.
- La mancanza di aggiornamenti può portare alle stesse conseguenze dell’obsolescenza dell’hardware, oltre che alla corruzione dei dati.
Tuttavia, l’anticipazione non elimina tutti gli scenari. Ad esempio, il trasferimentomigrazione o la conversione dei dati sono scadenze inevitabili per l’azienda. Durante queste delicate operazioni possono sorgere problemi di perdita o alterazione.
Considera la possibilità di un recupero interno
Dalla cancellazione accidentale di un file risolta con un semplice Ctrl+Z all’incendio di un server che lascia poco all’immaginazione, dove finisce la capacità di un’azienda di risolvere la perdita di dati?
Anche gli scenari più frequenti e banali dovrebbero indurlo a porsi queste domande:
- Qual è l’entità della perdita? L’entità della perdita di dati è spesso sottovalutata. L’azienda potrebbe non esserne nemmeno consapevole e potrebbe accorgersi della distruzione, dell’alterazione o della perdita di accesso a determinati dati solo molto tempo dopo.
- La riparazione/il restauro/il recupero possono essere eseguiti in casa? Così come è difficile misurare l’entità della perdita, non solo è difficile prevedere l’efficacia di un intervento interno, ma anche evitare di peggiorare la situazione: l’apertura di un hard disk, l’utilizzo di un software di ripristino non adatto, il ripristino di un backup non aggiornato, ecc. possono aggravare le perdite e rendere impossibile qualsiasi altra operazione di ripristino.